GUSTAVO COSTA
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(1725). Si tratta di una missiva che colpisce soprattutto per il fatto che
Vico attribuisce alla sua opera una importanza superiore a tutte le altre
da lui pubblicate:
Io gliela raccomando, come un mio parto, che vorrei solo mi sopravivesse; per-
ché mi costa tutto il corso migliore della mia vita
3
.
Su questo passo dell’autografo, incluso nella mostra organizzata per
le onoranze a Vico nel III centenario della nascita, Guerriera Guerrieri
richiamava l’attenzione dei visitatori nel prezioso catalogo
4
.
Sono parole che provano in modo inconfutabile la futilità di ogni ten-
tativo di spostare il centro del pensiero vichiano dalla
Scienza nuova
ad
altri scritti, che l’hanno preceduta e preparata nel tempo (penso alle elu-
cubrazioni intorno al
De antiquissima
e al
Diritto universale
, entrambi
oggetto di studi impegnativi e di traduzioni più o meno buone). Proprio
per questo quelle parole meritano di essere sottolineate. Ma ritengo che
la frase che le precede sia altrettanto importante per l’esegesi vichiana:
Ella ha bisogno di valent’Uomini della vostra fatta, cioè letterati di una Erudi-
zione Universale, di una Critica Filosofica, e di corrispondente Pietà: nelle
quali tre doti ella è appo tutti i migliori riputatissima
5
.
Non si tratta di
captatio benevolentiae
, di un complimento di manie-
ra, su cui si possa sorvolare. Quella frase, infatti, significa che Vico, nel-
la fase più matura del suo sviluppo intellettuale, vedeva in Galiani non
solo un potenziale protettore (quale doveva rivelarsi in seguito), ma
anche e soprattutto un modello di comportamento scientifico e religio-
so: un vero e proprio maestro.
Si noti l’
incipit
della epistola:
Il grido, che qui corre de’ gentili costumi, che a maraviglia adornano Vostra
Paternità Riveritissima al pari della vostra grande Letteratura
6
.
3
G. V
ICO
,
Epistole, con aggiunte le epistole dei suoi corrispondenti
, a cura di M.
Sanna [d’ora in poi,
Epist.
], Napoli, 1993, p. 113.
4
Mostra bibliografica e documentaria, Catalogo
, a cura di G. Guerrieri, Napoli,
1968, p. 19, nota 67.
5
Epist
., pp. 112-113.
6
Ivi, p. 112.