DI VICO E DI ALTRI STORICISTI
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versione moderna dell’odiato giacobinismo». «Mentre tutti i pensatori
di Oxford si inoltravano nella filosofia analitica, Berlin ha saputo salva-
re la storia delle idee e preservarla con lo statuto di disciplina autono-
ma. La sua opposizione all’Illuminismo, che si pone dal punto di vista
di un difensore della libertà, è particolarmente sintomatica e richiede
una riflessione, non fosse altro perché Berlin riprende la parte essenzia-
le delle argomentazioni avanzate da Meinecke quarant’anni prima».
«In una serie di lavori, in particolari in quelli che furono pubblicati in
Controcorrente
e in
Il legno storto dell’umanità
, Berlin rese un servizio
enorme a tutti gli odierni nemici del razionalismo e dell’universalismo:
prima dei postmoderni e in un contesto essenzialmente politico, nono-
stante il fatto che il suo pensiero non sia monolitico ed abbia anzi assai
ambiguità, prova come si possano contestare i fondamenti dell’Illumi-
nismo restando su posizioni liberali» (pp. 32-33, 34). Sono, come si
vede, affermazioni viziate dalla stessa animosità (o odio «storiografi-
co») riservata a Meinecke e Croce, tanto poco conosciuti e tanto poco
studiati. Ma è tempo di finire.
5. Mi verrebbe fatto di chiudere questa mia ‘cicalata’ ripetendo a me
stesso i versi conclusivi della napoletanissima
Canzone del guarracino
:
Ma de cantà so già stracquato
e me manca mo lo sciato;
sicché dateme licienzia,
graziosa e bella audenzia,
nfi che sorchio na meza de seje,
co salute de luje e de leje,
ca se secca lo cannarone
sbacantánnose lo premmóne.
Ma qui non è il caso di scherzare, come del resto non scherzava
l’anonimo cantore della marinara battaglia combattuta con allusione
alla serissima e severa condizione della Napoli del tardo Seicento, un
altro momento della modernità ‘conflittiva’. E perciò voglio precisare
che il rifiuto, drasticamente, decisamente opposto al
pamphlet
dello
Sternhel non è una richiesta di iscrizione al partito dei «contro-illumi-
nisti», né un’apologia senza ombre e tutta luci dello storicismo. La mia
reazione è, al contrario, un tentativo di fare capire che, con le opposi-
zioni ideologiche anti-storiografiche, non si va da nessuna parte e si aiu-