DI VICO E DI ALTRI STORICISTI
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il significato e il valore dell’illuminismo – e anche dell’anti-illuminismo
– nonché dello storicismo e dei rapporti tra storicismo e illuminismo,
bisogna abbandonare radicalmente ogni concessione alla storiografia
categoriale per dislocarsi, senza tentennamenti e ambiguità, sul terreno
della storiografia delle epoche storiche. Bisogna riflettere sulla grande
svolta incarnata da Max Weber
versus
Martin Heidegger Si tratta di
rileggere la weberiana «storia universale della cultura», che – in pole-
mica contro la «truffa romantica» dell’idea di progresso, o contro tutti
i tipi di storia universale emanatistica e deterministica, da quella razio-
nalistica a quella marxistica e a quella della
Scuola storica
; contro tutte
le forme di teodicee, da quella leibniziana a quella roussouiana, della
redenzione e della salvezza – afferma il valore del nuovo politeismo,
l’etica del pluralismo dei valori, che non è relativismo quale sinonimo
di indifferentismo etico e tantomeno di agnosticismo, giacché poggia
sulla responsabilità della libera scelta dei soggetti storici, definendo una
morale che è sintesi non dissolvente delle sue due componenti essenzia-
li: l’etica della convinzione e l’etica della responsabilità.
Nel senso di un Weber antistoricista vanno le letture di lui quale
espressione di un «positivismo eroico», o di un illuminismo radical-
mente antigiusnaturalistico, o ancora quelle che lo individuano quale
campione della avalutatività nel senso della logica analitica della depu-
razione linguistica, ovvero quella che lo considera – non senza qualche
adesione alla precedente qui ricordata – artefice maggiore della svolta
metodologistica dello storicismo tedesco contemporaneo da lui in tal
modo definitivamente superato. Al contrario (e senza nulla negare alle
sollecitazioni problematicamente importanti delle qui evocate interpre-
tazioni) sono convinto che con Weber si delinea l’inveramento, proble-
matico e critico, dello
Historismus
nella linea diltheyana e kantiana
(non neo-kantiana in senso scolastico) della negazione della filosofia
della storia. Quello di Weber, oltre l’Illuminismo razionalistico della
eguale natura umana e lo storicismo assoluto di invincibile impianto
metafisico ed idealistico pur immanentizzato (ma, peraltro, fino ad un
certo punto), è lo storicismo capace di coniugare il
Verstehen
delle di-
verse individualità storiche e l’
Erklären
della verificazione razionale
delle scelte, razionalmente compiute, dei soggetti storici, in grado di
rispettare la molteplicità del reale e di superare la pregiudiziale scienti-
ficità che si assegna il compito di individuare la linea di demarcazione
tra scienza e non-scienza. Questo significa la lucida affermazione di
Weber quando, nella
Zwischbetrachtung
, sostiene che bisogna essere