per noi che
agendo
tale creatività trasformiamo il mondo, e noi stessi con esso,
e cerchiamo criteri di giudizio e di scelta per esercitare al meglio tale attività
12
.
Anche nel libro sull’immaginazione
13
era stato posto al centro della
riflessione su Vico la possibilità di ricondurre, in termini nuovi, quei
dispositivi elaborati dal filosofo napoletano in ordine a quella teoria,
che ormai ben conosciamo, secondo la quale «la capacità umana di sen-
tire, percepire, desiderare, immaginare» non è meramente riproduttiva
e passiva, ma piuttosto «creativa, attiva e intenzionale e con una strut-
tura cognitiva»
14
.
Se mai fosse possibile ricondurre ad una secca definizione un itine-
rario filosofico così ricco, stratificato e complesso come quello di
Vanna Gessa Kurotschka, oserei caratterizzarlo come
neoumanesimo
etico
. Scrive Gessa:
Umano è quell’essere che combatte il passato con il soccorso della fantasia del
futuro e il futuro con il soccorso della memoria del passato; quell’essere le cui
intenzioni non sono prevedibili così come non è prevedibile se soccomberà,
facendo spazio ad una raffigurazione nuova, e se, nel soccombere, conserverà
di sé il meglio
15
.
E Vanna Gessa certamente ci ha conservato e trasmesso il meglio di sé.
G
IUSEPPE
C
ACCIATORE
GIUSEPPE CACCIATORE
14
12
Cfr. I
D
.,
Etica
, Napoli, 2006, p. 192.
13
Cfr.
Immaginazione etica interculturalità
, a cura di V. Gessa Kurotschka-C. De
Luzenberger, Milano, 2008.
14
Cfr. V. G
ESSA
-C. D
E
L
UZENBERGER
,
Introduzione
a
Immaginazione etica intercul-
turalità
, ivi, p. 16. Ma in particolare cfr., in questo libro, i saggi di Gessa,
La morale poe-
tica: immaginazione e
d
eliberazione
, pp. 69-88; La
complessità della vita umana: Neuro-
biologia, etica, cultura
, pp. 231-250.
15
Etica
, p. 194.