RAFFAELE CARBONE
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le che non feriscono le orecchie degli uomini sono attuali tra gli uomini; e la
verità entra così poco nel commercio del mondo che coloro che parlano o
ascoltano non hanno di solito per essa alcuna considerazione. Il dono dell’elo-
quenza [
Le don de la parole
] è il maggiore dei talenti, il linguaggio dell’imma-
ginazione [
le langage de l’imagination
] è il più sicuro dei mezzi e una memo-
ria colma di termini incomprensibili si farà notare sempre con lustro [
paraîtra
toujours avec éclat
], checché ne possano dire i cartesiani.
Quando gli uomini ameranno unicamente la verità, allora presteranno ben
attenzione a ciò che dicono; esamineranno con cura ciò che intendono; rifiu-
teranno con disprezzo i termini privi di signficato e si dedicheranno soltanto
alle idee chiare. Ma quando avverrà che gli uomini ameranno unicamente la
verità? Questo sarà quando non dipenderanno più dal loro corpo, quando non
avranno più un rapporto necessario con gli oggetti sensibili e consulteranno
fedelmente il maestro che li illumina nell’intimità e segretezza della loro ragio-
ne. Ma tutto ciò non si verificherà in questa vita
34
.
Nel
Traité de morale
l’autore conferma le sue osservazioni critiche su
certi usi linguistici:
[…] i termini più comuni sono i più confusi, e il discorso ordinario sovente non
è che un gioco di parole prive di significato [
un jeu de paroles vides de sens
], che
si ascolta e si restituisce, come gli echi rimandano la voce dei pastori. […] Si fa
delle parole lo stesso uso dell’aria e delle maniere: ci si unisce gli uni agli altri
attraverso i sensi e le passioni; e spesso la ragione non ha altra parte nella socie-
tà che quella di servire alla vanità e all’ingiustizia degli uomini. Infatti la verità
non è buona a nulla in questo mondo. Coloro che la cercano sono dei visiona-
ri, degli spiriti particolari, delle persone pericolose che bisogna evitare come
l’aria contagiosa. Così le parole, che dovrebbero essere utilizzate principalmen-
te per rappresentare le idee pure della mente [
les paroles, dont le principal usage
devrait être de représenter les idées pures de l’esprit
], non servono solitamente
che ad esprimere delle idee sensibili e i moti dell’anima [
des idées sensibles, et
les mouvements de l’âme
] che si comunicano già troppo mediante le maniere,
l’espressione del viso, il tono della voce, la postura e il movimento del corpo
35
.
Il linguaggio serve indubbiamente ad unire gli uomini nelle società
36
ma, alla luce dell’ultimo passo citato, è uno strumento che principal-
mente dovrebbe rappresentare le idee pure della mente, idee che, nel-
l’impianto metafisico malebranchiano, sono oggettualità situate nella
34
RV
,
Éclaircissement XII
,
OC
III, 173-174;
Œuvres
, I, p. 942-943.
35
I
D
.,
Traité de morale
, I, ch. XII, § II,
OC
XI, 136;
Œuvres
, II, p. 528.
36
RV
,
Préface des Éclaircissements
,
OC
III, 6-7;
Œuvres
, I, p. 792.
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