«HISTORIA SINCERA»
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i conti, è semmai l’
incapacità
semantica del linguaggio, la sua potenza
evocatrice
piuttosto che
significante.
L’
emendatio linguae,
se può darsi,
deve anzi proprio liberare il dire dall’obbligo del determinato e resti-
tuirgli quello spazio di trascendenza, quello scarto immaginativo
costante, solo stando all’interno del quale la ragione stessa può essere
sincera
.
Se qualcosa come una
critica della ragione impura
può essere pensa-
ta, questo stesso pensiero nasce anche dall’intreccio tra le riflessioni di
Vico e Spinoza, i quali, lungi dall’incarnare il modello logocentrico pro-
posto da Derrida, rappresentano invece un tentativo compiuto
all’in-
terno
della tradizione dell’Occidente di pensare ciò che la linea maggio-
ritaria e vincente di tale tradizione ha effettivamente lavorato per met-
tere da parte: una ragione che non impone la sua regola ai fenomeni,
ma si costruisce a partire dal proprio altro – dall’immaginario, dall’in-
finita ambiguità e indeterminatezza del pensiero fantastico e poietico –
cercando in quegli stessi fenomeni i tratti comuni e le condizioni di
possibilità della loro
resistenza
infinita a ogni tentativo di riduzione.
Una simile ragione pensa di ogni cosa ciò per cui essa stessa può esse-
re posta nella sua assoluta singolarità e non come occorrenza o istanzia-
zione di categorie razionali aprioristicamente date. In tal senso, la
ragione medesima è traccia di una presenza mai stata presente: quella
della verità, che ad un tempo non è mai compiutamente data in nessu-
na epoca storica, ma della quale, in ogni epoca, è pur possibile indivi-
duare
i cenni
.
A
NDREA
S
ANGIACOMO
«H
ISTORIA SINCERA
»:
HERMENEUTICS OF IMAGINATION ACCORDING TO
S
PINOZA
AND
V
ICO
. According to Derrida’s ‘Of Grammatology’ the Western ‘logocen-
trism’ represents the endeavor to conceives of language as disembodied and
abstract. Be that as it may, as far as I am concerned, this interpretation turns out
to be misleading. I will firstly sketch the main features of the analysis of this
topic provided by Spinoza: his attempt to separate reason and imagination not-
withstanding, his philosophy as a whole will be shown to tend to a considerable
lità di definire una catalogazione ontologica sufficientemente solida per garantire effet-
tivamente l’univocità del significato a ogni termine. Sul tema, cfr. P. R
OSSI
,
Clavis uni-
versalis. Arti della memoria e logica combinatoria da Lullo a Leibniz,
Bologna, 2000; U.
E
CO
,
La ricerca della lingua perfetta nella cultura europea
, Roma-Bari, 1993.