zioni, segnalando quei luoghi corrispondenti a note di più esteso rag-
gio raccolte indipendentemente da Vico nel suo libro di
Note
ai libri
del
De uno
e del
De constantia
. Né meno irrilevanti sono le traduzioni
delle
Dissertationes
, una silloge di interventi (
addenda
e
corrigenda
),
tipicamente vichiani nel contenuto e nella forma espressiva (ma riuniti
a parte secondo una riorganizzazione del testo voluta da Nicolini), rivi-
sta dal traduttore spagnolo con correzioni che riguardano refusi e
ricorrenze in tutto il testo. A proposito delle varianti introdotte sono da
segnalare le osservazioni di Gustavo Costa
3
sul capitolo XII
(«Sull’origine della lingua eroica, o poesia») e in particolar modo sulla
presa di distanza del Navarro dalle traduzioni di Cristofolini e di
Pinton: «El primero por la introducción de una segunda negación tras
‘nemo’ y el segundo por el cambio del verbo regente ‘miretur’»; e sui
pleonasmi
: «Tanto Cristofolini como Pinton introducen – ignoramos la
causa – una interrogación al final del período, si bien Cristofolini susti-
tuye por la interjección ‘en’ la conjunción ‘&’ que aparece en el origi-
nal que manejamos»
4
.
Oltre che indotta a inevitabili confronti con questioni di ecdotica
ancora aperte, questa traduzione ha come finalità principale quella di
incrementare la comprensione del pensiero di Vico oggi, offrendo
anche un breve ma utile glossario che dà conto del lessico utilizzato dal
traduttore, ampliando e, a volte, trasformando il senso originale latino
come nel caso di
pietas
o di
communitas
,
res publica
, gentes e
tutela
5
. A
esigenze esplicative e di divulgazione si ispira anche la collocazione
della
Sinopsi
alla fine dei testi tradotti e delle relative note, nonché del-
l’aggiornata e assai ricca bibliografia, pur avvertendo che si tratta di
un’opera composta tra i due libri del
De uno
e il
De constantia
6
. Il che
oltre che a renderla quasi superflua ed esterna al
Du
(e allora perché
pubblicarla? – verrebbe da dire provocatoriamente), lede proprio lo
scopo di divulgare questo Vico assai difficile per lo spagnolo moderno,
sacrificando quel testo breve che ha una sua autonomia nella sintesi
teorica raggiunta e in una strategia espositiva (in Vico acutissima), con-
siderato che essa avrebbe giovato, in molti casi, alla presentazione di
un’opera complessa e articolata in due libri assai densi di idee e fatti.
FABRIZIO LOMONACO
78
3
Recensione a
Obras III
, cit., in «New Vico Studies» XXVII (2009), p. 76.
4
Obras III
, cit., p. 678.
5
Ivi, pp.
XLVII
-
L
.
6
Ivi, p.
L
.