Emilio Hidalgo-Serna e José Manuel Sevilla, curatori della suddetta
collana, ragionano sulla coerenza di questa traduzione con i program-
mi delle rispettive istituzioni culturali, la Fondazione ‘Studia Humani-
tatis’ di Zurigo e il ‘Centro de Investigaciones sobre Vico’ di Sevilla. È
nata dalle ricerche del ‘nuovo corso’ di studi la consapevolezza critica
che la indubbia genialità filosofia della
Scienza nuova
abbia tuttavia
mantenuto «muchas veces en penumbras la originalidad e innovadora
contribución filosófica del resto de la producción viquiana». Non si
tratta di smentire la costruzione autobiografica dello stesso Vico che
eccezionale potenza evocativa ha voluto e saputo indirizzare i suoi let-
tori al compimento del suo disegno finale, peraltro in divenire, consi-
derate le centinaia di pagine dedicate a
correzioni
,
miglioramenti
e
aggiunte
. Si tratta, invece, di rispettare le ragioni di tutte le fasi della
riflessione vichiana corrispondenti a «una razón concreta en su propia
individualidad problematista»
7
. Tale approccio se vale per la
Scienza
nuova
, plurale nelle diverse ‘forme’ assunte dalle tre edizioni distese in
anni non tanto ravvicinati, tra il 1725, il 1730 e il 1744, vale a maggior
ragione per la grande opera dedicata al diritto che lo stesso Vico deno-
mina, nell’
Autobiografia
, come
Diritto universale
, quando, negli anni di
composizione della
Scienza nuova prima e seconda
, avvia la fase di supe-
ramento delle precedenti riflessioni e ne unifica le proposte teoriche
anche da un punto di vista lessicale. Questo ‘movimento’ di autosupe-
ramento della filosofia del Vico, pure riconducibile a una certa fase sto-
rica, quella che appunto svolta nella direzione di una «tentata» scienza
nuova della storia), lascia intendere, a giudizio dei presentatori, che si
manifesta un ‘costante’ interesse teorico, perché
se estructura originalmente de manera continuada y en recursividad lineal
desde su
De antiquissima
[…] hasta la
Scienza nuova
(1744), constituyendo el
Du
uno de sus principales y necesarios momentos
8
.
Da questo punto di vista l’opera degli anni Venti risulta inscritta nel
contesto filosofico della modernità in cui Vico è «activo elemento con-
stitutivo y crítico». Il suo impegno giuridico-filosofico introduce idee e
documenti di studio capaci di offrire originali prospettive interpretati-
ve di cui si nutrirà la fase finale della meditazione. Quello che conta è
considerare la storia e la giurisprudenza costitutive del «laboratorio de
SULLA TRADUZIONE SPAGNOLA DEL
DIRITTO UNIVERSALE
79
7
Ivi, pp.
VII
,
VIII
.
8
Ivi, p.
X
.