suo primato nel
Diritto universale
nelle letture idealistiche e neoideali-
stiche del primo Novecento italiano), l’ultima fase, quella della
repub-
blica
è «como realización plena del intelecto»
38
. Navarro insiste non
poco sul processo di umanizzazione del mondo naturale, ricostruendo
le relazioni di forza nella
civitas
romana che, nella progressiva afferma-
zione della «fuerza publica» e delle «legis actiones», portò alla luce la
«razón de equidad» che «tampoco es intemporal, sino histórica». Qui la
presentazione del diritto si affida alla raggiunta sintesi di due dimensio-
ni ineludibili, dello
ius
naturale «de indole más filosófico-teorética» e
dello
ius gentium
, «de carácter más práctico-moral, destinado a la acción
y basado en la costumbre» coerentemente a una teorizzata unità di pen-
siero e azione. Al tema sono dedicate dettagliate analisi ricostruttive nel
paragrafo sulle connessioni e le interrelazioni tra «verum y certum», tra
«razón/autoridad» che prospettano «los presupuestos filosóficos y espe-
culativos» delle tesi del
De uno
e del
De constantia
, conquistando prin-
cìpi «sólidos y inmutables», indicati dal «circolo» dello stesso
De uno
39
.
Proprio il riferimento alla ricerca dei
principi
consolida anche sto-
riograficamente il bisogno di approfondimento delle relazioni con
Grozio, affidato a un denso paragrafo riepilogativo circa le «afinidades
y contrastes» tra i due pensatori, concordi sulla necessità teorica e sto-
rica di ostacolare ogni forma di scetticismo e sull’esigenza di dare ordi-
ne alle relazioni tra
filologia
e
filosofia
, ragione e storia delle leggi.
Eppure risultano divisi, innanzitutto, per la considerazione della giusti-
zia tratta dal «derecho directorio y el igualatorio», per la riflessione sul-
l’
utilitas
quale
causa
e non
occasione
del diritto, la distinzione-integra-
zione tra «diritto naturale primario» e «secondario», l’anacronistica
difesa di un «diritto naturale dei filosofi» e l’infondata pretesa di un
diritto naturale puro («racional y incontaminado»), nonché la censura-
bile contrapposizione tra «ragione naturale» e «ragione civile» e la dife-
sa dell’antropologia sociniana (i primi uomini «semplicioni») contra-
stante con quella cristiana (la storia dell’uomo è storia del peccato ori-
ginale), fino a giustificare le resistenze prudenziali del filosofo cristiano
Vico a completare il proprio commento al
De iure belli ac pacis
40
.
Ma lo sforzo interpretativo del Navarro non si limita a una descri-
zione diacronica dei contenuti dell’opera vichiana. L’impegno è anche
SULLA TRADUZIONE SPAGNOLA DEL
DIRITTO UNIVERSALE
95
38
La razón
, pp. 160 sgg.
39
Ivi, pp. 144, 149, 186.
40
Ivi, pp. 206, 207, 209.