si individuano grazie alle concrete relazioni intersoggettive. Mai nel
filosofo della
Scienza nuova
viene meno la fiducia nel nesso che lega la
mens
individuale a quella collettiva (delle
nazioni
). Questa è la più radi-
cale risposta alla sfida demolitrice di Bayle, in grado di garantire un
fondamento filosofico agli esiti della ricerca critico-filologica, sottraen-
doli all’uso scettico che ne aveva fatto il teorico della «società di atei»
45
.
Tuttavia al fondo delle sue ‘incursioni’ l’interprete spagnolo del
Diritto universale
non intende imporre «un juicio axiológico, valorati-
vo», perché il suo lavoro si propone «de indole descriptiva y meramen-
te enunciativa» con lo scopo di sondare «la coherencia interna del siste-
ma que se nos plantea». E di coerenza interna trattano le acute osser-
vazioni della parte III del volume («Aspectos denotativos del trata-
miento viquiano del derecho natural de gentes») che mostra il Vico del
Diritto universale
interessato a rifondare «ontológicamente» una nuova
concezione della storia in relazione a «cuestiones fisicas» nella com-
prensione dei diversi cicli storici e degli articolati «movimientos pendu-
lares» della storia che, dice bene Navarro, non è mai un pretesto, una
esemplificazione ricca di decorazioni erudite, ma un modo di essere
dell’umano che dà «forma a una filosofia práctica». Ma se è così a cade-
re è ogni forma di ontologia della storia, il cui processo di sviluppo ha
perso i caratteri del progresso unilineare senza fratture, per assumere le
prerogative di uno sviluppo a spirale, tipico di una «parábola asimétri-
ca» dai cambi di ritmo ideale e temporale mai dati (come accade nel-
l’universo dei fenomeni naturali repentini e imprevedibili), rappresen-
tativi delle possibili intersezioni delle diverse influenze ed elaborazioni
culturali, tali da richiedere rinnovati metodi e strumenti di analisi
46
.
Il miglior modo per comprendere tutto ciò sta nello studiare la
«estructura del derecho de gentes» sta nel partire dalle testimonianze
SULLA TRADUZIONE SPAGNOLA DEL
DIRITTO UNIVERSALE
99
45
Sn25
, p. 231, poi in
O
, t. II, capovv. 390, 391, p. 1169 e
Sn44
, capov. 142, poi in
O
,
t. I, pp. 498-499. «[…] In cotal lunga e densa notte di tenebre quest’una sola luce barluma;
che ‘l
Mondo delle Gentili Nazioni egli è stato pur certamente fatto dagli Huomini
: in conse-
guenza della quale per sì fatto immenso Oceano di dubbiezze, appare questa sola picciola
terra, dove si possa fermare il piede; che i di lui
Princìpj si debbono ritruovare dentro la
Natura della nostra mente umana, e nella forza del nostro intendere
: innalzando la
Metafisica
dell’umana mente sinor contemplata
dell’huom particolare
[…] a contemplare
il Senso
Comune del Genere Umano,
come una
certa mente umana delle Nazioni
, per condurla a
Dio,
come
Eterna Provvedenza
, che sarebbe della Divina Filosofia la universalissima
Pratica
»
(
Sn25
, p. 34, poi in
O
, t. II, capov. 40, pp. 1000-1001).
46
La razón
, pp. 243, 244.
1...,89,90,91,92,93,94,95,96,97,98 100,101,102,103,104,105,106,107,108,109,...152