«ECCO L’ORIGINE DELLE SCIENZE UMANE»
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Il recensore poi passa ad enucleare la suddivisione dell’argomenta-
zione vichiana in tre libri, Metafisica, Fisica e Morale: com’è noto, Vico
ultimò soltanto il primo. La scienza umana viene paragonata a «una
notomia dell’opere della natura», poiché l’uomo non conosce l’intero
concepito da Dio, ma procede «per via di divisione». L’impiego, in que-
sto contesto, del lemma ‘notomia’ non può non indurre a ricordare l’in-
fluenza di Antonio Vallisneri, organizzatore di cultura nonché medico
e fisiologo. In questo contesto ci si limita a rilevare che la produzione e
la riflessione vallisneriane, grazie all’influenza del pensiero di
Malebranche e di Leibniz, superarono i limiti del dualismo e del mec-
canicismo cartesiani
6
.
Torniamo alle parole di Trevisan, il quale – facendo eco all’enfasi di
Vico – dichiara il principio ormai noto come
verum ipsum factum
:
Ed ecco l’origine delle scienze umane: delle quali la metafisica contempla l’en-
te, l’aritmetica l’uno e le sue moltiplicazioni, la geometria la figura e le sue
misure, la meccanica il moto intorno al centro, la fisica il moto dal centro, la
medicina il corpo, la loica la ragione, e la morale la volontà
7
.
tuttavia, solo «le due scienze più utili, perché le più certe, la geometria
e l’aritmetica», insieme alla meccanica che da loro si genera, «son faci-
trici, e dunque sono le più vere, poiché assomigliano alla scienza divi-
na, nella quale il vero e ’l fatto son convertibili»
8
.
È interessante rilevare quanto l’argomentazione sia serrata e stretta-
mente concatenata: ogni paragrafo del resoconto di Trevisan prende in
esame uno specifico capitolo dell’opera vichiana ed è introdotto da
locuzioni quali: «Divide egli questa sua opera filosofica in tre libri»;
«Quindi e’ passa a dimostrare»; «Di là scende al secondo capitolo»;
«Segue il terzo capitolo»
9
; al punto che si ha l’impressione di trovarsi di
6
Si vedano gli studi di D. G
ENERALI
, in partic.
Il testo tra comunicazione scientifica
e strategie editoriali. Il caso di Antonio Vallisneri
, in
Edizioni e traduzioni di testi filoso-
fici. Esperienze di lavoro e riflessioni
, a cura di M. L. Baldi e B. Faes de Mottoni, Milano,
Angeli, 2006, pp. 183-205 e il volume collettaneo da lui curato:
Antonio Vallisneri: la
figura, il contesto, le immagini storiografiche
, Firenze, 2008
.
7
Primo articolo
, cit. p. 320.
8
Ivi, pp. 320-321.
9
Su questa visione spaziale rinvio a E. R
AIMONDI
,
Il romanzo senza idillio. Saggio
sui «Promessi Sposi»
, Torino 1974, in partic. il capitolo
Verso il realismo
, lì dove lo stu-
dioso rileva che la ‘rivoluzione gutenberghiana’ «riduce via via le parole a segni, a cose
di uno spazio silenzioso. Il testo tipografico diviene un recipiente quantificabile, un
1...,27,28,29,30,31,32,33,34,35,36 38,39,40,41,42,43,44,45,46,47,...124