STEFANIA DE TOMA
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«mal intesa o mal riferita la sua dottrina dell’anima»
37
, laddove sarebbe
stato l’autore del
De antiquissima
a non esplicitarla compiutamente
38
. Si
noti, a questo proposito, che il recensore porta a sostegno delle sue tesi
non soltanto i passaggi testuali vichiani di non solida dimostrazione, ma
pure i luoghi della propria recensione, per insistere sulla reazione acri-
moniosa di Vico.
Trevisan, in conclusione, rimarca come il suo intento non fosse ste-
rilmente polemico:
tutte le sopradette cose non adduconsi da noi per genio di volerle contradire
e impugnar come false, o almeno come improbabili; ma solo intendesi di sem-
plicemente accennarle come bisognose di qualche sorta di spiegazione e di
prova
39
.
Trevisan continua suggerendo a Vico, «in cui abbiam sempre consi-
derato la gentilezza uguale alla dottrina», di riunire in un unico volume
il
Liber metaphysicae,
la sua prima risposta, le obiezioni della rivista ed
una eventuale sua controreplica; solo così, infatti, sarebbe emersa net-
tamente «non più una brevissima idea di metafisica, ma una metafisica
intiera e in tutte le sue parti perfetta». Al consiglio per così dire ‘tecni-
co’ di provare ad indagare nelle tradizioni etrusca e magnogreca, più
che in quella latina, al fine di risalire all’antichissima sapienza italica,
segue una stilettata di carattere comportamentale e – diremmo pure –
euristico:
Termineremo alla fine questo nostro ragionamento, facendo nostra scusa con
quel cortese signore, se, nonché in un sol dubbio, ma in tutti i nostri dubbi,
non ci siamo noi «riposati su quel credito», il quale intorno a ciò era, non già
«nostra gentilezza», ma quasi quasi nostro debito l’avere a lui; e pregandolo
insieme di considerare che oggidì s’è appresa questa massima: che è assai peri-
coloso nelle cose filosofiche il volere fondare il suo sapere anzi sul credito di
chi che sia, che sulla forza ed evidenza delle ragioni
40
.
37
Sul tema rinvio ad A. S
TILE
,
Il sapere dell’‘animus’
, in
Giambattista Vico e l’enci-
clopedia dei saperi
, cit., pp. 221-234.
38
S
econdo articolo
, cit., p. 346.
39
Ivi, p. 352.
40
Ibid.
Per una lettura storica del termine ‘oggidì’ rinvio a E. R
AIMONDI
,
Anatomie
secentesche
, Pisa, 1966.
1...,36,37,38,39,40,41,42,43,44,45 47,48,49,50,51,52,53,54,55,56,...124